Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni - cover image

Copyright

Cristina Ghirardini

ISBN

Paperback978-1-80064-047-4
Hardback978-1-80064-048-1
PDF978-1-80064-049-8
HTML978-1-80064-684-1
EPUB978-1-80064-050-4

Language

  • Italian

Dimensions

Paperback156 x 234 mm (6.14" x 9.21")
Hardback156 x 234 mm (6.14" x 9.21")

THEMA

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    Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni

    • Cristina Ghirardini (author)
    FORTHCOMING
    Nel 1722, il gesuita italiano Filippo Bonanni (1638-1723) pubblicò il Gabinetto Armonico: il primo trattato in lingua italiana che prende in considerazione non solo gli strumenti della musica d’arte occidentale, ma anche strumenti popolari, richiami di caccia, strumenti giocattolo e strumenti musicali non occidentali.

    Nel saggio Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni, l'organologa ed etnomusicologa italiana Cristina Ghirardini offre una visione senza pari della metodologia di Bonanni. L’idea di fondo dell’autrice, secondo cui il trattato ci consente di storicizzare l'approccio della critica occidentale alla descrizione degli strumenti musicali, e più specificamente della musica dell'"Altro", è supportata dal suo attento esame delle fonti di Bonanni, che rivela una rete di conoscenze sugli strumenti musicali consolidatasi quasi due secoli prima della nascita della moderna organologia. Ghirardini analizza ogni capitolo del Gabinetto Armonico, ma non nell'ordine previsto da Bonanni bensì dividendoli in quattro gruppi riconducibili alle tipologie di fonti impiegate: capitoli introduttivi e sugli strumenti dell’antichità in cui Bonanni si avvale dei metodi dell’antiquaria, sugli strumenti europei contemporanei al Bonanni che rielaborano scritti teorico-musicali più o meno noti, sugli strumenti musicali non occidentali basati su resoconti di viaggio di missionari e ambasciatori. Spiegando che lo stesso Bonnani considerava le immagini un mezzo importante per trasmettere la conoscenza, Ghirardini offre anche un'analisi dettagliata delle incisioni realizzate per il trattato dall'artista fiammingo Arnold van Westerhout (1651–1725).

    In questo importante saggio, Ghirardini intreccia abilmente organologia, etnomusicologia, antropologia e storia dell'arte per guidare il lettore in uno studio originale e coinvolgente del trattato di Bonnani. Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni è dunque di interesse per gli studiosi di una vasta gamma di discipline, e in particolare per i lettori interessati alla storia del pensiero musicale eurocentrico.

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    In 1722, the Italian Jesuit Filippo Bonanni (1638–1723) published the Gabinetto Armonico: the first musical treatise written in Italian to deal not only with Western musical instruments, but also with folk instruments, hunting calls, toy instruments, and non-Western musical instruments.

    In Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni, the Italian organologist and ethnomusicologist Cristina Ghirardini offers an unparalleled insight into Bonanni’s methodology. The author’s argument that the treatise enables us to historicize Western criticism’s approach to the description of musical instruments, and more specifically the music of the ‘Other’, is supported by her close scrutiny of Bonanni’s sources. Her analysis reveals that nearly two centuries before the birth of modern organology a network of knowledge on musical instruments was already established.

    Ghirardini analyses each chapter of the Gabinetto Armonico, but not in the order envisaged by Bonanni. Instead, she divides the chapters into four groups according to their sources: introductory chapters and chapters on the instruments of antiquity, chapters on contemporary European instruments, and chapters on non-Western musical instruments based on the travel accounts of missionaries and ambassadors. Explaining that Bonnani himself considered images to be an important means for conveying knowledge, Ghirardini also offers a detailed analysis of the engravings executed for the treatise by the Flemish artist Arnold van Westerhout (1651–1725).

    In this timely publication, Ghirardini deftly weaves together organology, ethnomusicology, anthropology, and art history to create an original and engaging study of Bonnani’s treatise. Il 'Gabinetto Armonico' di Filippo Bonanni will thus be of interest to scholars from a broad range of disciplines, and particularly to those whose work examines the history of Eurocentric thought.